I Cavalieri della Collina

SUI SENTIERI DEL BRIGANTAGGIO 2013

RASSEGNA STAMPA

I Cavalieri della collina

Corsi di equitazione

Contrada Colli

Casalduni (BN)


Il grido che si è levato dai "Cavalieri della Collina" capitanati dal presidente, Franco Parente
<<A terra è a nostra e non s'adda tuccà>>
IL POLVERONE DELLA PROTESTA IN GALOPPO "Sui sentieri del brigantaggio" fino a Fragneto Monforte
"A terra è a nostra e non s'adda tuccà" è stato l'urlo dei "Cavalieri della collina" dell'inesauribile presidente Franco Parente, che ha sollevato il polverone della protesa, in galoppo "Sui sentieri del brigantaggio" fino alla città di Fragneto Monforte.
Per la sua imponenza, il corteo ha dato forma ad una vera e propria rivolta contro l'usurpazione, l'ennesima, dell'incantevole paesaggio che caratterizza quell'area dal dolce andamento collinare, un giorno regno incontrastato dell'invincibile guerriero sannita che piegò le ginocchia della Roma Imperiale caput mundi.
Un ecomostro di proporzioni gigantesche troneggia sui colli ameni del territorio fragnetano. Il "gattopardo" ha tradito ancora le nostre terre. Oro, gioielli, orologi di valore inestimabile, denaro, proprietà immobiliari sparse ovunque, in Italia e all'estero, è il tornaconto del tradimento. L'esercizio del mestiere latifondista, invece, atro che il compenso di pochi spiccioli di trentatrè denari, fu il risarcimento a favore di tutti quei Giuda che aprirono le porte all'invasore piemontese, allorquando lo sparuto esercito garibaldino, di mercenaria formazione e una feccia di giacchette rosse cucite sulle spalle di bersaglieri senza arte e né parte al seguito, ebbe incredibilmente la meglio contro l'imponenza delle truppe borboniche e una flotta navale inaffondabile.
A nulla valse, purtroppo, la strenua difesa della propria terra, dei propri diritti, di una partigianeria commovente. Il Regno delle Due Sicilie, tra i più ricchi e più potenti d'Europa, messo a ferro e fuoco, fu annesso all'affamato Piemonte, dalla parlata francese. E fu "Unione", "Unione d'Italia". Un'Italia piemontese, che ebbe come primo Re un Re secondo, Re Vittorio Emanuele II. Ancora oggi l'eccidiato Sud, che continua a pagare le tristi conseguenze di quell'annessione, vive agonizzante, imprigionato nella rete della infinita Questione Meridionale.
Le tonnellate di rifiuti galleggianti sulle acque di Toppa Infuocata ratifica un nuovo martirio delle aree meridionali. Il martirio del Terzo Millennio che fa apri con quello risorgimentale.
Oggi è il martirio di un ambiente, sano e incontaminato fino a poco tempo fa, asfissiato da miasmi e sommerso dal dannoso percolato che ben 60.000 ecoballe producono a gettito industriale. Così come nell'età post-unitaria Carmine Donatello Crocco, Ninco Nanco, Cosimo Giordano non abbassarono lo sguardo dinanzi all'invasore savoiardo, Raffaele Caputo, primo cittadino battagliero di Fragneto Monforte si è eretto a baluardo di una terra intrisa di sudore e di sangue che ha dato un senso alla nostra esistenza.
Il Primo cittadino della comunità che più di tutte sta subendo gli effetti devastanti dell'inquinamento delle ecoballe ha accolto i "Cavalieri della Collina" con un sorriso di speranza sulle labbra, in segno di gratitudine per il gesto di solidarietà, in un momento difficile della vita fragnetana. La tensione è alta anche nei centri viciniori come possono essere Pontelandolfo e Campolattaro, e la stessa Benevento. Di sostanze tossiche ce né per tutti.

Gabriele Palladino
Fonte: Il Sannio Quotidiano del 10 09 2013

 

Franco Parente ha puntato il dito su recupero ambientale e valorizzazione delle naturali bellezze del territorio
I "Cavalieri della Collina" contro eolico e discariche
"Questione ecoballe, più forte sarebbe stato il peso politico se si fossero uniti anche i sindaci degli altri paesi coinvolti"
Seguito e tanto entusiasmo hanno saputo creare intorno a sé i "Cavalieri della Collina". Alla esaltazione del gesto atletico di cavaliere e cavallo nella monta western, all'eleganza della monta spagnola in simbiotico affiatamento tra l'uomo de l'animale. "Sui sentieri del Brigantaggio" quarta edizione ha coniugato contenuti storico-culturali e di natura ambientale e paesaggistica a tematiche sociali.
Significativo è stato il gesto della mano tesa al Primo cittadino di Fragneto Monforte a sostegno della battaglia dichiarata contro il terribile ecomostro di Toppa Infuocata.
Spettacolare, l'ingresso a Pontelandolfo dei cavalieri, con principe e principessa in bianco sul calesse alla testa del corteo, in una rievocazione storica delle vicende tumultuose post-unitarie che guasti e lutti portarono nei paese di Pontelandolfo e Casalduni. Cavalli, cavalieri, storici, studiosi, autorità politiche, spettatori interessati si sono ritrovati a banchettare a suon di pizziche, tarantelle e canti popolari alla località Colli dove ha sede l'Associazione "Cavalieri della collina".
Tanta buona produzione enogastronomica è passata sui tavoli per l'occasione allestiti nello spazio verde limitrofo al rettangolo dove hanno avuto luogo le performanti attività di equitazione. Le luci spente, il fuoco ardente al centro del campo, la danza intrigante delle janare messa in scena dalle ragazze del Forum Giovani di Pontelandolfo accompagnate dal ritmo incessante della tammorra di Francesco, hanno preceduto la voce di Michele che ha fatto rivivere la storia d'amore del partigiano di Gaeta Martummé e la pontelandolfese Rosina, fucilati senza ragioni dal piemontese invasore.
Traboccanti soddisfazioni sono state le parole del presidente dei "Cavalieri della Collina" Franco Parente, che nel suo discorso di ringraziamento a chi ha contribuito in maniera disinteressata alla riuscita della manifestazione, prima ancora di dare appuntamento al prossimo anno ancora più numerosi, ha puntato forte il dito sul recupero ambientale e la valorizzazione delle naturali bellezze del territorio sannita. Un territorio preso d'attacco negli ultimi tempi da insediamenti deturpanti, particolarmente dalla realizzazione di impianti eolici che stanno sconvolgendo l'ecosistema dei nostri luoghi. Gravi sono le conseguenze, che non si limitano al solo impatto ambientale.
Speranzose sono state le parole di Antonio Di Maria (presidente della Comunità Montana del Titerno e alto Tammaro) in relazione al recupero della suggestiva sentieristica che attraversa le aree pedemontane del territorio comunitario, ricchi di storia antica e di affascinanti leggende. Usanze, costumanze, tradizioni, territorio, sono le certezze sulle quali far leva per le sorti future dei nostri paesi.
Anche Pontelandolfo, rappresentato dal vicesindaco Donato Addona, ha fatto sentire la sua voce nella rivolta ecoballe. La partecipazione all'Amministrazione comunale del sindaco Rinaldi è stata importante anche in previsione del coinvolgimento nell'attività di rilancio del Sannio, che il presidente Di Maria, attraverso il recupero degli antichi percorsi tra boschi e paesaggi di rara bellezza, ha programmato in seno al comprensorio Titerno Alto Tammaro.
Il peso politico avrebbe avuto maggiore efficacia nella vicenda ecoballe se si fossero uniti al grido di rivolta anche i Sindaci dei paesi che, loro malgrado, sono coinvolti. Campolattaro e Casalduni in primis, oltre al già citato Pontelandolfo, confinanti con l'area incriminata. Pare che il primo cittadino di Campolattaro avesse impegni istituzionali. Poteva bastare anche un suo delegato. Il comune di Casalduni tace.

Gabriele Palladino
Fonte: Il Sannio Quotidiano del 11 09 2013

 

Conquistati dall’arrivo dei cavalieri della collina

PontelandolfoIl ritmico passo dei cavalli al trotto sembra scandire il tempo in un percorso alla riscoperta degli antichi sentieri dei comuni di Casalduni, Fragneto Monforte e Pontelandolfo. Il paesaggio agreste sembra non essere mutato eppure tutto è cambiato in questi luoghi. L’uomo sembra aver perduto il contatto con la natura , con la propria storia, non ha più un’appartenenza.  Ma chi lotta vivacemente per i nostri territori e per la nostra storia è l’Associazione Culturale Ricreativa Sportiva “I cavalieri della Collina” ,presieduta daFranco Parente , cha anche quest’anno si è fatto promotore ed organizzatore della manifestazione storico-culturale e di salvaguardia ambientale “Sui sentieri del brigantaggio ” , giunta ormai alla IV edizione e sempre più seguita con particolare attenzione ed interesse sia dalle Amministrazioni locali che dai cittadini.
Inaugurata venerdì 6 settembre, la manifestazione si è così svolta : sabato mattina i cavalieri  sono giunti a Fragneto Monforte  e dopo il saluto con le Istituzioni hanno fatto rientro al maneggio di contrada Colli dove ,per l’occasione, ci sono state alcune dimostrazioni di salto ad ostacolo, curata dalla scuola di equitazione “Tufiny Country Club” e di monta spagnola, esibita da Franco Parente, a cavallo di uno splendido esemplare grigio di 9 anni  ( un incrocio tra un berbero e un puro sangue arabo) ed Elena Iannotti con uno stallone color “ciliego” (come si dice in gergo) e con la criniera nera. A seguire la performance delle ragazze del Forum Giovani di Pontelandolfo che si sono esibite nel leggendario ballo delle janare (streghe).E ancora musica e rievocazione della storia dell’eccidio del 1861,il tutto accomapgnato dalla ricca degustazione di prodotti tipici locali preparati dall’Agriturismo “La Vecchia Trainella” di Francesco Iannotti sita in San Lorenzo Maggiore. Domenica mattina invece i cavalieri sono entrati a Pontelandolfo; quì la popolazione li ha accolti con un grande applauso e l’Amministrazione li ha invitati ad un brindisi augurale . Al rientro al maneggio , il “pranzo del brigante” ha concluso questa splendida manifestazione.

E’ quanto mai significativo questo evento, proprio in un momento di grave difficoltà ambientale : a Pontelandolfo,nonostante gli innumerovoli appelli e richiami dell’Amministrazione a salvaguardia del territorio e la campagna contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti, ancora non si riesce a sedare questo barbaro fenomeno. Sono ancora tante le zone,soprattutto di periferia, inquinate da rifiuti di ogni genere. Per non parlare di Casalduni ,sede del Cdr , dove da mesi ormai sembra incrementarsi l’afflusso dei camion provenienti dal napoletano e dal casertano senza conoscerne realmente il carico. Ma purtroppo la nota più dolente di questi giorni è quella che si registra a Fragneto Monforte, dove non si conta ormai più l’impressionante numero delle ecoballe incendiate nel sito di stoccaggio di Toppa Infuocata: sono tante le abitazioni situate a poche centinaia di metri di distanza e che stanno facendo i conti con un’aria irrespirabile ,per non contare il danno alle falde acquifere che scorrono proprio in quel suolo….. Una situazione drammatica , alla quale però I cavalieri della Collina , ci dicono di resistere e combattere . “A terra è a nostra e nun s’adda tuccà” , come recita la famosa canzone “Brigante se more”.
Il messaggio della manifestazione “Sui sentieri del bringataggio” è chiara: dobbiamo riscoprire le nostre terre, i nostri valori antichi e tutelarli quanto più possibile. Noi viviamo in un ambiente che stiamo distruggendo e da lui verremo distrutti. Se invece riuscissimo a ristabilire quell’arcaico contatto tra uomo e fauna, tra uomo e flora, potremmo un giorno accorgerci che di null’altro abbiamo bisogno se non di un cavallo e un sentiero…

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Ultimo aggiornamento 19-09-2013